Calze a rete, perché sono ancora così sexy! Storia e curiosità….

calze a rete nere   (2)Le calze a rete o fishnet, in inglese, è il termine utilizzato per descrivere un tipo di calze con una tessitura aperta e fori ravvicinati. Questi sono di forma romboidale o simile e il tessuto può essere di diverso tipo. Partendo dal tulle o dalla micro rete, così piccola che è appena visibile, fino ad arrivare a are a una rete regolare dove ogni spazio è di circa 1/16 “di larghezza e fino a reti dove i fori possono essere più di 5 cm di larghezza.

L’origine di calze a rete è ancora abbastanza incerta. Quello che sappiamo è che hanno una storia molto teatrale! Originariamente indossati dai ballerini durante alcuni spettacoli parigini, le calze a rete hanno guadagnato popolarità durante il periodo d’oro del burlesque.  Proprio per questo le calze a rete, soprattutto quelle nere, hanno sempre avuto una fama “particolare”, legata al mondo scenico. Ecco perché per la prima parte del ‘900 le calze a rete usate quotidianamente erano beige o color carne. La situazione è cambiata nel 1950, quando l’attrice Jane Russell indossa le calze a rete nere in pubblico. Grazie a lei hanno finalmente perso la loro associazione “osé”  ai ballerini burlesque e “donne della notte”, diventando calze adatte per tutte le donne.

Celebre la scena in cui del film “gli uomini preferiscono le bionde con Jane Russell e Marilyn Monroe in cui indossavano le calze a rete con riga posteriore.  Alla fine degli anni ’60 quando la minigonna spopola le calze a rete appaiono nella versione collant e a colori, in moltissime tinte, e le donne cominciano a indossarle anche con la minigonna.

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Sarà negli anni ’80 che ricominciano a simboleggiare trasgressione e femminilità “esagerata”, oltre che di forte emancipazione e libert

RETEQUADRA  (1)

à sessuale con la cantante Madonna e la sua Material Girl..la cantante sul palco durante i suoi concerti  indossa reggiseni e calze a rete nere. Look che venne subito imitato da molte ragazze. E non è, né sarà la prima volta che l’artista pop sceglie questo tipo di calza…

C’è da chiedersi come mai le calze a rete hanno una “cattiva” reputazione. Oltre a quanto abbiamo detto delle sue origini, possiamo anche citare il bondage e il fetish.. eh sì, la loro forma, il contrasto vedo-non vedo, il tessuto. Il disegno che generano sul corpo, mettendo in evidenza la carne, le portano ad essere un tipo di calze molto gradite nell’ambiente, soprattutto dalle  mistress.
Madame G.

Un uomo è il calzino che indossa

Vi ricordate il contest dello scorso mese “E tu che Calzino sei?“…tra le tante risposte arrivate una che mi ha colpito, mi ha fatto sorridere e pensare sulla versione sexy dell’ “uomo nudo con calzino…” è stata quella di un mio amico architetto e design. In effetti da lui mi aspettavo una risposta ricca di fantasia e originale e così è stato.. non mi ha deluso. Ecco perché, seppur non è stato il vincitore, io la voglio condividere con voi.. Spero vi piaccia…

Lui è Tonino e dice: “Io sono “ du cazetti”; cosi mi chiamava il papà di un’amica quando mi incontrava qualche anno fa, ancora studente universitario, con i bermuda e i calzini “rigorosamente” lunghi e colorati dentro le Clarks.  Sono passati alcuni anni, ma il calzino è rimasto un accessorio indispensabile nel mio abbigliamento. I calzini sono accessori che non si possono trascurare, vanno scelti alla stessa stregua dell’intimo, anzi è quell’accessorio che rende estremamente sexy sotto un qualsiasi pantalone.

Rappresentano il senso erotico e il dettaglio. Dalla vista delle calze, da suo colore e dal suo materiale si può fantasticare e crearci un’idea di uomo.
Il filo di scozia è il mio materiale preferito per un calzino, rendendolo sicuramente elegante, prezioso e unico. Un materiale pregiato poiché garantisce freschezza e quella trasparenza “erotica”; materiale che riflette la luce rendendo i colori più brillanti. Un calzino lungo in Filo di Scozia – Rimagliato a mano dai colori e dai disegni giusti è il mio calzino ideale.
Fare l’amore nudi solo con i calzini è un’immagine erotica molto forte, paragonabile a un quadro di Egon Schiele dove due corpi si fondono in uno solo indossando solo calzini”. 

Schiele - abbraccio

A presto, Madame G.

CALZE A RETE…BELLE PER TUTTE LE STAGIONI

dettagli in reteTra i tanti must della moda calze ci sono loro, le calze a rete. Non solo d’estate e in primavera, come si pensava sempre, ma belle da indossare tutto l’anno. Dal classico modello a maglia romboidale fino allea rete asimmetrica o alla rete con i motivi più fantasiosi le calze a rete offrono l’imbarazzo della scelta. Ogni marchio ha il suo modello, che torna puntuale in ogni stagione. Se prima, infatti, la calza a rete era prettamente primaverile o estiva, ora grazie ai tessuti più pesanti e alle lavorazioni con trafori e ricami la calza a rete è protagonista anche d’inverno, in tanti colori e versioni per tutti i gusti.

rete a quadri

rete a quadri

A mio avviso è una versione della calza intramontabile e da quando la moda permette di cambiare colore e sbizzarrirsi con la fantasia, la calza a rete è stata scardinata dalla classica versione e da una visione un po’ “piccante”.

La calza a rete si lega infatti a un immaginario, soprattutto maschile, di una donna sexy, molto provocante. Espone la pelle, ma allo stesso tempo la copre, o meglio la circonda, la stringe. Questo gioco di vedere e non vedere, mostrare ed essere coperte ha da sempre un ruolo fondamentale nella mente degli uomini. E noi donne dovremmo averlo imparato, oramai…

Dunque non sosteniamo niente di falso affermando che la donna in calza a rete non piace o non esalta di più la sua sensualità. Perché la rete è sexy. Ma bisogna saperla dosare e abbinare per evitare di scivolare dal sexy al volgare.

rete a fiori 2

rete a fiori 2

Basta poco alle volte in outfit per creare quella nota stonata…una rete troppo fitta o troppo larga, una scarpa non adatta, una gonna eccessivamente corta.. Sicuramente non è un accessorio facile da vestire. La rete classica, rischia di creare per le gambe più tornite e in carne, l’effetto salame. Il tessuto elastico della calza tende a stringere troppo e mettere in mostra molto di più di quello che vorremmo. Le fantasie e i tessuti tipo lana traforata o più spessi –  e per questo maggiormente contenitivi – che si usano per lo più in inverno aiutano nella vestibilità. Anche in questo caso bisogna stare sempre attenti alla grandezza della rete e alla fantasia, con una gamba più robusta tende sicuramente ad aprirsi di più, per questo sarebbe meglio puntare a una microrete magari o a fantasie geometriche con semplici trafori, senza eccessive elaborazioni.

rete tipo pizzo

rete tipo pizzo

Una cosa da non dimenticare assolutamente è l’abbinamento trama delle calze – fantasia del vestito, se volete indossare una calza elaborata scegliete un vestito lineare, senza eccessivi motivi di stampa, meglio a tinta unita  o bicolor, ma non troppo caotico. La calza non sarebbe notata o comunque perderebbe di importanza, in quanto si confonde nell’insieme. Se vogliamo dare un ruolo di primo piano alle gambe allora calza a rete, tacco e look minimal.

Nel mio armadio la rete ha un suo settore dedicato:  nere, ecrù, moro, rosse, bianche; collant o autoreggenti, a maglia stretta, media o larga..e poi a fiori, asimmetrie, geometrie varie e tipo pizzo…

Mi piacciono e le indosso in diverse situazioni short e stivali, tailleur e tubini, vestiti di ogni tipo…e mi trovo a mio agio. Avrete modo di vederle nella prossima fotogallery.

A pensarci un modello che mi manca è a rete con la riga dietro se autoreggente ancora meglio…Sarebbe un bel mix di elementi di alta seduzione (riga+autoreggente+rete)..e chissà che effetto saprà sortire….

Dove le  trovo??’

Madame G.

La Seduzione del Burlesque…due chiacchiere con Mitzi von Wolfang – I parte

Trattando in questo blog di calze e del loro essere femminili più volte ho pensato al Burlesque, a questa arte raffinata, seducente e ironica che sa legare alla perfezione l’accessorio calza all’essere “donna” sotto ogni aspetto. Nelle settimane passate mi è capitato di conoscere Mitzi von Wolfang, artista  e direttrice della Burlesque School Milano, prima scuola fondata in Italia.. e quale occasione migliore di questa per parlare di burlesque e calze e ascoltare dalla viva voce di una “maestra” consigli e curiosità in merito…

Mitzi von Wolfang

Mitzi von Wolfang

La domanda che mi sorge subito spontanea è che  ruolo ha la calza nel Burlesque? Mi pare sia un accessorio sempre presente e fondamentale… Le calze in uno spettacolo di Burlesque in realtà non sono un accessorio, ma la parte del costume. Possono essere portate con il reggicalze, oppure, come nei tempi d’oro – senza, con un bordo sottilissimo che sta su da solo, o ancora – possono essere dei collant a rete, portati sotto il costume. Alcune artiste non le portano affatto – soprattutto se sono dotate da gambe senza alcun difetto estetico.

Che tipo di calze usa  una “signora” del Burlesque? Come detto sopra, possono essere di vari tipi – ma immagino che quelle che interessano sono soprattutto quelle da reggicalze. In quel caso possono essere “fully fashioned” – non elasticizzate e sagomate a forma di gamba (come quelle che si portavano una volta, fino all’invenzione di lycra). Altro tipo di calza è quella elasticizzata, più facile da usare per fare il “tease”  – provocazione, in quanto si presta meglio per “giocare e stuzzicare”. L’uso di fully fashioned stocking è riservata alle performer esperte.

burlesque3Sono più appropriate le calze con la riga o calze a rete? Vi concedete alle volte calze colorate o con qualche particolare fantasia? Se vogliamo toglierle sulla scena (oppure per un nostro “private show”) – è sconsigliato l’uso di calze a rete, in quanto le paillettes, cristalli, cerniere o altro spesso rimangono incastrati nelle calze di questo tipo. In più, togliendole, anche le dita dei piedi possono rimanere involontariamente incastrate in una rete. Il colore delle calze (parlo di uno spettacolo) deve essere abbinato al costume. Possono anche avere la riga o avere delle decorazioni, a patto che siano visibili dal pubblico. Quanto alle calze che possiamo usare nella nostra vita quotidiana – la riga visualmente allunga la gamba e poi – finisce sotto la gonna, creando una sottile curiosità e interesse in chi la guarda.

Come scegliete le calze da abbinare? Nella vita quotidiana, che è quella che interessa le nostre lettrici – la calza deve essere sempre più chiara del vestito, naturalmente, e soprattutto mai più scura della scarpa. Trovo estremamente erotica la calza fully fashioned totalmente trasparente sotto un tubino nero – guardate le foto di Marilyn Monroe !

marylin

L’autoreggente è appropriata per il Burlesque o è sempre meglio la calza da reggicalze? L’autoreggente va bene, a patto di non sfilarla – in quanto il silicone che la tiene su farebbe da freno e il movimento non sarebbe aggraziato e sensuale.

burlesque4Da quando “impazza” l’arte del Burlesque è tornato di moda il reggicalze, un oggetto carico di potere erotico, oltre che bello da vedere. Che ruolo ha nel vostro mondo e come lo adoperate? Il reggicalze deve essere scelto con criterio. Sconsiglio i reggicalze che si trovano in commercio nei negozi di intimo, in quanto hanno i ganci troppo piccoli di diametro, l’elastico troppo lungo e sottile e tutto questo fa sì che la calza, soprattutto quella con la riga si sposti di continuo, con un pessimo effetto estetico. Il reggicalze deve essere esattamente della nostra misura, come il reggiseno – deve aderire perfettamente in punto vita e non scendere di un solo centimetro. Gli elastici (e i ganci) dovrebbero essere 6 e non 4, come si trovano nei negozi di intimo. Uno davanti, uno sul lato, uno dietro di ogni gamba. Solo un reggicalze simile permette che la riga della calza rimanga diritta. Consiglio di comprarli on line  – in inglese si chiamano “suspender belt”.

E visto che ho esagerato con le domande, perché le cose da sapere erano tante, tra qualche giorno la II parte dell’intervista… a presto.

Madame G.

BurlesqueSchoolMilano

Intanto vi lascio qualche info su Mitzi von Wolfang. Direttrice ed insegnante della prima scuola di burlesque in Italia – Burlesque School Milano, fondata nel 2008, nonché la più acclamata coach di autostima e seduzione presso le trasmissioni televisive italiane (“Lady Burlesque”, “Missione seduzione”, “Cambio vita”, “Ciccia è bella”, “Vite spiate” etc.). E’ il membro stabile della giuria di “Milan Burlesque Award” – il primo festival del burlesque in Italia. Per saperne di più o info sulle attività della scuola visitate il sito  www.burlesqueschoolmilano.com 

Calze e lingerie per pensare Sexy….

Dai social vi ho anticipato che parleremo presto di Burlesque. Ho conosciuto e intervistato per voi Mitzi von Wolfang,  la direttrice ed insegnante della prima scuola di burlesque in Italia – Burlesque School Milano, fondata nel 2008, nonché la più acclamata coach di autostima e seduzione presso le trasmissioni televisive italiane (“Lady Burlesque”, “Missione seduzione”, “Cambio vita”, “Ciccia è bella”, “Vite spiate” etc.). E’ il membro stabile della giuria di “Milan Burlesque Award” – il primo festival del burlesque in Italia.

Prima dell’intervista, molto bella e ricca di consigli,  vi lascio questo video con un po’ di dritte su calze, lingerie e su come il Burlesque aiuta a pensare sexy….buona visione!!!

I CONSIGLI DI MITZI VON WOLFANG PER ESSERE SEXY…GUARDA IL VIDEO

A proposito di reggicalze…Justify my love

Mi sono imbattuta in questo video sensualissimo di Madonna, si tratta della canzone “Justify my love”. Ve lo propongo per condividere la mise di lingerie e reggicalze della star più discussa di sempre con le sue performance ad alto grado di provocazione.

Buona visione. Madame G.

 

San Valentino? Calze per innamorarsi…

Tra twitter e facebook  e nei diversi fashion blogger si parla del giorno di San Valentino, una festa che non mi ha mai fatto tanta simpatia. Il motivo? La trova banale, un po’ da cliché: cena romantica in un ristorante carino, rose, regali, cuoricini che svolazzano, e intorno altre 50 coppie che si somigliano e fanno la medesima cosa. Come avrebbe detto la mitica Sandra Mondaini “Che barba, che noia!!”

doisneauE allora come festeggiare questo San valentino? Sicuramente con ironia, senza prendersi troppo sul serio, senza pretendere frasi sdolcinate…sarebbero ovvie e scontate. Il nostro obiettivo è passare una serata diversa con il nostro “lui” o “lei”, una serata gustosa, sexy, stuzzicante, erotica, fantasiosa, piccante. Tutto ciò condito con qualche risata, delle bollicine e molta malizia….

Una serata molto intima, a casa, dove la tavola e il letto devono essere protagonisti insieme a voi. Per cui cucinate qualcosa di invitante e leggero, puntando sulla scelta del vino e sul dolce (il cioccolato non delude mai), musica per farvi coccolare, create un ambiente caldo e accogliente e dedicatevi a voi e a ciò che vi piace…

Per dar vita a questa bella serata, per prima cosa “fatevi un regalo”. Eh sì, se volete essere pronte a dedicarvi al vostro lui dovete avere lo stile giusto per cui, senza aspettare il suo regalo, pensateci da sole…un po’ di amore per noi stesse non gusta mai, e in questo caso è un amore double-face (per noi e per lui). 🙂

sanvalentino calze

Il consiglio che vi posso dare è puntare su calze e lingerie da abbinare in modo simpatico e malizioso allo stesso tempo, qualcosa che vi fa avere quell’aria ingenuamente sexy o da lolita un po’ naif.  Mi raccomando niente cuori o “love” stampati sugli slip, puntiamo a qualcosa che lo possa lasciare meravigliato e gli faccia scoprire qualcosa di nuovo di noi.

28 - calzerossePunterei sul rosso. Rosso cina, fuoco o corallo, ma che sia una tinta calda e accesa, in tinta magari con la nostra manicure…autoreggente con balza in pizzo se cerchiamo qualcosa di classico ( se con la riga sarebbe il massimo). Un esempio la calza di Jonathan Aston nera velata con riga rossa dietro. Oppure una parigina alternativa da abbinare a un completino a pois o con qualche applicazione in tinta. Sopra, un vestitino magari a prima vista castigato, ma corto abbastanza da scoprire pizzi e merletti con i giusti movimenti .

sanvalentinoLe vetrine abbondano di completini intimi dedicati al giorno degli innamorati, tra i più originali c’è quello di Goldenpoint, decisamente fuori dagli schemi.. completo dalle linee morbide e classiche, con reggiseno che si allaccia sul davanti e slip con taschine sul lato b dove inserire le vostre iniziali . Un’idea molto spiritosa…ma a parte questo il bello di questo completo è che è fatto interamente di tulle, bianco o rosso, per cui se nelle linee sarà tradizionale, l’effetto trasparenza assicurato lo renderà molto sexy.

A questo cosa abbiniamo? Qualcosa che lo renda romantico, sexy  e divertente insieme, così come il marchio Philippe Matignon lo definisce… Madame G ha frugato nel suo armadio e ha tirato fuori delle calze che vestono la serata a perfezione…Autoreggente bianca con pois neri e papaveri rossi….usiamo  gli stessi colori, l’autoreggente  ci rende sexy, il bianco ci regala quell’aria da brave ragazze e la fantasia sopra le righe ci rende un po’ naif e ci regala un sorriso…

papaveri e pois 2

Che ne dite? Buon San Valentino….

Madame G. 

Leggins..si, no..forse!! – Qualche regola per chi vuole indossarli.

All’inizio del mese abbiamo parlato molto di leggins. Dopo avervi raccontato i miei gusti, i modelli che popolano il mio guardaroba e dopo aver letto anche i vostri commenti in merito, vi propongo dei consigli – e anche qualche buona regola – per non incorrere in errori di stile.

Da quanto vedo in giro il leggins, soprattutto d’inverno, è caldo e comodo ecco perché tende a sostituire collant, calze e pantaloni. Ha il vantaggio di far sentire fasciate e protette nelle proprie forme, seppur abbondanti. Calzano meglio e con più facilità di un jeans, in particolare per chi ha qualche chilo di troppo. Riconosco che tutto questo è vero, ma è anche vero che il capo “leggins” non sta bene a tutte, ecco perché bisogna fare attenzione a chi lo indossa e a come si indossa.

 esempi outfit leggins

Ricordatevi innanzitutto che i leggins non sono dei pantaloni, per cui non pensate di poter sostituire un jeans con questo tipo di capo. 

Indossare un leggins non significa avere licenza di scoprirsi eccessivamente. Fare attenzione all’elemento lunghezza, se i vostri vestiti sono molto corti ok al leggins, altrimenti indossate una calza, è sempre meglio.

leggins pelleE’ preferibile coprire il fondo schiena, lasciare a vista solo in caso di forme sode e tessuti più spessi e coprenti come nel caso dei jeggings (i leggins tessuto jeans) e i leggins di pelle.

Il leggins è stretch e fasciante per cui ricordatevi che metterà in evidenza ogni pregio e soprattutto ogni difetto, cellulite e rotolini compresi.

rotoliniEvitare di indossare il leggins se siete troppo abbondanti o troppo magre. In questo modo sfuggiamo l’effetto “cotechino” o “stecchino”, entrambi esteticamente poco piacevoli.

Per il leggins il fisico ideale dovrebbe essere: snello, con gamba longilinea, caviglia sottile e cosce e glutei sodi. Per la versione estiva è necessario un polpaccio fine.

Essendo tagliato alla caviglia, e nel caso della versione estiva al polpaccio, il leggins tende ad accorciare la figura piuttosto che a slanciarla. Attenzione, dunque, alla vostra altezza.

Indossate i leggins con degli stivali per evitare problemi di caviglie o polpaccio grossi, soprattutto d’inverno. Ogni “difetto” viene facilmente mascherato. (A mio avviso, in questa situazione meglio usare un bel collant di microfibra).

contacchiI leggins – a meno che non siate alte più di 1,75 m – vanno indossati rigorosamente con i tacchi. Aiuteremo gamba e coscia a sembrare più slanciate e anche snelle.

 E’ un capo versatile per gli abbinamenti: minidress, maxi maglie, shorts, minigonne il leggins si presta a queste e più situazioni. Maxi pull o abiti stile impero per un look quotidiano, oppure abbinati a miniabiti sfavillanti e tacchi altissimi per le serate più chic.

Seppure sia un must della moda contemporanea, non per forza dobbiamo ricalcare le passerelle e indossare ciò che i servizi di moda ci consigliano..specialmente se il nostro fisico ha caratteristiche ben diverse.

Ricordatevi sempre che ogni fisico ha il suos tile, basta saper leggere le proprie forme e cercare il modo più adatto per valorizzarle, lontano dai luoghi comuni o dal dictat del mercato. 

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Infine altra cosa da non dimenticare mai, i maschietti non sempre lo apprezzano…(appena avrò le risposte del mio sondaggio vi dirò anche perché). Quindi in caso di un appuntamento galante evitiamo il leggins e puntiamo su altro. 

Madame G.

Quando il leggins diventa sexy – 1° puntata

Il titolo del post sembra un controsenso, ma è verissimo, a suo modo il leggins può essere molto sexy, ma cerchiamo di capire come…

Considerato che il leggins è avvolgente e stretch, si potrebbe pensare a un abbinamento con qualcosa di corto che metta in risalto le curve (per chi può permetterselo..) e un paio di tacchi. Il risultato sarebbe un bel paio di gambe e glutei in evidenza, slanciati ancora di più dai tacchi alti…ma in fondo è un risultato banale e scontato…

A mio avviso, per quello che è il mio rapporto con il leggins, non è la lunghezza del vestito che lo fa diventare più o meno sexy,  ma è la scarpa e quel riquadro di pelle che rimane nudo tra caviglia e collo del piede.

Pensate a un leggins lungo indossato con tacchi alti e a piede nudo, è lì la sua bellezza. E’ in quel dettaglio che si trova il potere d’attrazione di questo accessorio.

dettaglio caviglia

dettaglio caviglia

Se poi vogliamo esagerare cercheremo un modello più originale, evitando le fantasie ostentate e vivaci che trovo prettamente da teenager, e scegliendo qualcosa con un motivo tono su tono o nero con dei dettagli preziosi,  come questo nella foto, di un paio di anni fa di Philippe Matignon.

leggins ton sur ton

leggins ton sur ton

 

Un leggins sicuramente diverso che continua a piacere… a tutti!!! E a voi piace?

A presto con l’ultimo post dedicato ai leggins….

Madame G.