Raggi di Luna

Un nuovo racconto  di Deborah R, una nuova puntata per conoscere meglio Luna, i suoi sentimenti per quest’uomo misetrioso, amante infaticabile a cui non si può dire di no….

“Spogliata dei vestiti e del sorriso di circostanza, Luna si fa una doccia, si toglie dalla pelle la pesantezza di una giornata piovosa e stressante. Spalma la crema sulle gambe toniche, sul seno piccolo e sul “culo adolescenziale”, come dice Luca. Luca, appunto. Il primo pensiero al mattino, l’ultimo prima di chiudere gli occhi. Eppure glielo avevano detto.. Ripensa agli ultimi mesi mentre si riveste con abiti da casa, senza costrizioni.

pariginanotte2 (3)E’ primavera, ma la pioggia ha portato fresco ed umidità. Si infila una maglia lunga, senza biancheria intima; si mette un paio di calzettoni morbidi che le coprono i polpacci e la fanno sembrare quasi una geisha.  Prende la tazza con il tea, gli occhiali ed il libro e si mette sul letto per finire le ultime pagine.

Luca è troppo forte, è un pensiero che rimbalza in testa picchiando su ogni ricettore. Prova a razionalizzare, lo fa spesso Luna. Prova a mettere insieme le informazioni per dare un senso a ciò che sente, alle interpretazioni che le azioni di lui le tirano fuori. Lascia il libro e butta la testa indietro, contro il ferro della testata del letto. Chiude gli occhi e vede il viso della sua amica elencarle uno dopo l’altro i motivi per cui avrebbe dovuto stare lontano da Luca. “Non è per te, ti asfalterà”.

Luca è un casanova. E’ un uomo immerso in un lavoro freddo, un lavoro di numeri e banche, di finanza e soldi. E’ single e ama scopare, scopare e scopare. E’ un uomo educato, intelligente e di buona famiglia. Ha hobbies e passioni, è sportivo, bello, prestante, forte e si, davvero, scopa come un dio greco. Aver detto a Luna di stargli lontana è come aver detto ad un bambino di non toccare la cioccolata nella dispensa. Luna.. così emotiva, così cerebrale. Lavora in un’azienda di moda, invischiata nel mondo dell’apparenza e del superfluo, lei così profonda, così umana. All’inizio si sono scambiati battute, hanno preso un paio di caffè.

Mica scemo lui quando diceva che se fossero andati a letto insieme a lei sarebbe “partito il tarlo”! Lo sa bene Luca l’effetto che ha sulle donne. Prova a mettere ordine Luna ma il pensiero di loro due che fanno sesso, di lui che la scopa fino a sfinirla e sfinirsi, fino a sudare e farla urlare è troppo forte. Il respiro diventa più veloce. Pensa a quando le tiene i polsi stretti con una sola mano, sopra la sua testa e intanto la prende, prima con dolcezza, poi con forza, poi ancora con dolcezza. Pensa alle parole che dice mentre si muove, pensa agli ordini che le dà e a quanto le piace ubbidire.. o disubbidire.. La voglia prende il sopravvento, il suo corpo chiede di godere e in un attimo, con Luca in testa e nelle mani, i respiri diventano gemiti e il suo piacere umido. Si contorce e allunga le gambe. Non durerà, sa che non durerà.”

Deborah R.

 

Caldo…che calze indossare

Il tempo balordo di questi mesi non ci ha fatto godere della primavera e dei suoi modelli di calze, che i vari brand hanno offerto. Le serate fresche e le giornate piovese che si alternano alle poche giornate di sole ci portano a coprirci. Tante ragazze in leggings, tante ancora con calze coprenti e per chi si è stancato delle calze pesanti questo è un periodo veramente difficile per vestirsi. L’inverno in parte è passato e i vestiti, indossati a lungo e un po’ pesanti, calze comprese, non sono più adatte, l’estate e la primavera sono lente ad arrivare e si passa dalle belle giornate di sole caldo che ti portano ad alleggerirsi e a togliere del tutto le calze oppure a indossare pantaloni o leggings che sono la soluzione più immediata e comoda per questo periodo.

Io sono stata sempre dell’avviso che anche in questo periodo, forse più limitato rispetto all’autunno-inverno, dà la possibilità di spaziare con la fantasia e variare i nostri outfit. A parte la scelta facile dei leggings che ogni brand propone e che troviamo anche nella versione “Capri” , ovvero corti alla caviglia o sotto al ginocchio, che ci permettono di essere comode e casual con dei sandali o delle zeppe, o più chic con un tacco alto, magari un open toe o dei sandali stringati per la sera..  andiamo a vedere cosa poter indossare in questo periodo.

effectsolei1Molte donne mi hanno scritto per chiedere che calze indossare in questa stagione, in cui per forza di cose il colore si alleggerisce e non solo la danaratura. I 20 den diventano gradualmente 15 e 10 e le nuance si ammorbidiscono, passando dai marroni ai colori ambrati, dai colori forti alle nuance pastello.

Consiglio le calze nere velate e le calze nere a rete (maglia stretta e larga) per la sera, mentre per le mattinate, soprattutto se assolate e calde di puntare su colori chiari.

Iniziamo dalla famigerata calza color carne, odiata da uomini, teeneagers, ragazze fashion e blogger ..anche se poi la vedo indossata anche in pieno inverno nelle sue gradazioni lucide e più disparate. Una signora classica, che non ama seguire la moda, che non ama molto le calze come noi e quindi non cerca modelli alternative, punterà sicuramente alle calze chiare 15-20 den. La scelta è tanta in questo periodo. Abbandoniamo le danarature medie che danno quell’alone lucido e di calza visibile, mentre puntiamo su calze da 8 e 10 denari, che conservano il nude look. Un modello che ci aiuta è quello nuovo di Philippe Matignon il “nuditè” già da questo inverno molto promosso, poi dalla Levante alla Ori che sono brand che conosco da vicino abbiamo una serie di modelli come l’Effect Soleil (che indosso nella foto) e che non si vede, o il nuovo Breeze, sempre della Ori, l’ultravelato adatto anche per l’estate, per chi non rinuncia alle calze per diversi motivi con un tessuto che garantisce freschezza sulla pelle.

Mentre se vogliamo spaziare con modelli e colori diversi allora sbizzarriamoci. Inutile dire che questo è l’anno dei calzini, già da quest’inverno ne abbiamo visto tanto e anche noi li abbiamo trattati molto sul blog. Per questa stagione primaverile colori, fantasie, rete e buchi per calzini al ginocchio e calzini alla caviglia, da abbinare con vestitini e sandali.

Siamo amanti delle autoreggenti? Con la riga posteriore, versione tattoo, a pois o fantasia leggere…anche colorate… Per essere sempre eleganti, se invece volete essere fashion da Oroblu a Calzedonia a Pierre Mantoux possiamo trovare fantasie floreali, nuance sul rosa e sull’azzurro che sono i colori della stagione, le calze traforate e il pizzo.

Poi ci sono i leggings come ho già detto all’inizio del post e le varie versione dei jeggings, leggings versione jeans con tasche da indossare come dei pantaloni…in questo caso attenzione alle vostre curve.

Quindi perché dire che in questo periodo non sapete cosa indossare, basta solo stare attente e osare un cambiamento nel vostro armadio…

Buona primavera a tutte!!!

Madame G.

 

Moda ed eleganza assicurata con Oroblù

Tornano le interviste di Madame G. ai brand di calzetteria. Dopo una parentesi dedicata ai calzini, torniamo alle calze, quelle con la C  maiuscola, quelle sempre alla moda e raffinate di Oroblù. Marchio storico simbolo di grande eleganza e di un made in Italy di alta qualità. Il brand Oroblù si affianca, per chi non lo sapesse ad altri brand italiani ed esteri, tra cui la celebre Sanpellegrino e propone sul mercato una serie di modelli sicuramente diversi dalle solite cose che abitualmente vediamo in giro. Modelli sicuramente di tendenza, ma sempre con un tocco di charme. Basta dare un’occhiata alla collezione primavera/estate 2014..io mi ci sono soffermata con curiosità: dai collant ai calzini passando per leggings e autoreggenti tutto è curato nelle linee, nelle fantasie, nelle scelte dei colori, adatte per chi vuole essere una donna che si fa notare. Prima di presentarvi e di commentare insieme la collezione di Oroblù, vi propongo questa chiacchierata con la responsabile del brand che ci spiega la filosofia del loro modo di fare calze…

logo-oroblu-x500Oroblù è sinonimo di eleganza e raffinatezza, lo si nota già dal nome, come nasce l’idea di questa marchio e con quale obiettivo? Il marchio è nato nel 1987. Il claim iniziale del marchio era “Calze come gioielli”, proprio per sottolineare la qualità e la preziosità delle calze Oroblù. Il nome italiano, che unisce l’oro al blu, è stato scelto per il suo potere evocativo, che richiamasse la preziosità (l’oro) e l’eleganza (il colore blu) e che fosse adatto a comprensibile anche all’estero. Inoltre il nome italiano è immediatamente associato al “Made in Italy”: da sempre le calze Oroblù sono prodotte esclusivamente in Italia.

Sfogliando il vostro catalogo ho trovato dei modelli veramente particolari e diversi dalle solite cose che si vedono in giro, dai collant ai leggings fino ai calzini… da cosa prendete ispirazione per i vostri modelli? Le collezioni Oroblù vengono  create dall’Ufficio Sviluppo Prodotto interno all’azienda, con il supporto di stiliste specializzate in calzetteria. Tutte le proposte Oroblù, in particolare quelle legate alla moda, prendono spunto dalle tendenze moda, da suggestioni di viaggi, dalla partecipazione a fiere internazionali, spesso anticipando gusti, colori e atmosfere. Le proposte di articoli classici invece prendono spunto da specifici bisogni delle consumatrici e rispondono a queste loro esigenze. Emblematico l’esempio dello storico collant Oroblù “Shock Up” (alza-glutei), lanciato nel 1995, che ha avuto oltre 50 imitazioni nel mondo, ed è tuttora in collezione. Una delle particolarità del marchio Oroblù è infatti l’innovazione tecnologica, basata su nuovi materiali e modelli innovativi.

Oroblù spazia dai modelli base, a quelli fashion passando per il beach wear,  secondo voi che donna è la donna che sceglie Oroblù? Lingerie dall’alta qualità ed eleganza, calze e collant, body wear e beach wear dal fascino Made in Italy, che uniscono bellezza, materiali innovativi e intuizione ai desideri delle donne. La donna che sceglie Oroblù va dai 25 ai 50 anni ed è elegante, raffinata, libera e sicura di sé. E’ una donna esigente, che cattura gli sguardi in modo naturale, di una bellezza fresca, non artificiosa, raffinata e mai banale.

ALL COLORS 20_22S_G7229.inddPer Oroblù cos’è la calza e come viene interpretata? La calza per Oroblù è un importante accessorio, che completa, valorizza e rende unico l’abbigliamento.

Che ruolo ha la calza nella moda oggi secondo voi? Negli ultimi decenni la calza nella moda alterna stagioni in cui viene considerata un accessorio imprescindibile e stagioni in cui viene trascurata, al grido di “gambe nude anche in inverno”.  Ultimamente c’è grande attenzione per le calze, in tutte le loro varianti, in particolare calzini e gambaletti e numerosi stilisti hanno lanciato collezioni di calze all’interno delle loro proposte. A questo probabilmente ha contribuito anche l’eleganza di Kate Middleton: dopo le sue uscite ufficiali in cui indossa calze velate color carne, le vendite in UK di tali articoli si sono impennate del 60%!

Parola d’ordine per la produzione Oroblù e del vostro gruppo, che raccoglie numerosi brand e tutti di qualità? La parola d’ordine per tutti i nostri marchi è qualità e innovazione: il Gruppo CSP International ha la missione di produrre e distribuire in tutto il mondo prodotti innovativi della migliore qualità sia nel  core business della calzetteria che nell’intimo e costumi da bagno. I nostri brand rispondono a diverse esigenze dei consumatori e vengono distribuiti a diversi canali di mercato. Sanpellegrino: il marchio storico della calzetteria, offre prodotti funzionali con il miglior rapporto qualità/prezzo; Oroblù: il marchio con la qualità e l’immagine più elevata, presente nei migliori Grandi Magazzini internazionali; Le Bourget: il marchio più prestigioso della calzetteria francese, specializzato sui trend modali; Lepel: marchio leader della corsetteria in Italia, offre comfort ed eleganza al prezzo più favorevole; Liberti: lo specialista di corsetteria e mare di gamma elevata; Well: il marchio più innovativo di calzetteria e lingerie sul canale moderno francese; Cagi: marchio storico nel mercato dell’ intimo maschile.

Avete anche una linea maschile di calze? In passato abbiamo distribuito una linea di calze maschili a marchio Oroblù, ma attualmente questa proposta per l’uomo non è più in collezione.

Quale modello dell’ultima collezione consiglierebbe per essere originali e alla moda? E a quale modello Oroblù non si può rinunciare? Nell’ultima collezione P/E 2014, i modelli più particolari sono il collant Alida (collant velato con raffinato motivo di micro fiorellini e un effetto balza in pizzo sotto al ginocchio, a simulare un raffinato e femminile gambaletto) e il collant Elizabeth (collant effetto pizzo, realizzato su base tulle con motivo floreale). Per quanto riguarda altri articoli irrinunciabili, possiamo citare la linea Oroblù “All Colors” (collant, gambaletti e pantacollant proposti in una gamma di 40 diversi colori rinnovati ad ogni stagione, con effetto ‘slide touch’), integrata da prodotti di body wear coordinati. Altro articolo imprescindibile è il collant Oroblù “Intrigo” ad effetto perizoma, che valorizza al meglio le curve, senza appiattirle, in particolare sotto i pantaloni. Un’altra chicca è la Oroblù “Wellness Box”, un’ampia collezione di prodotti performanti, riposanti e modellanti, creati per offrire il massimo benessere in ogni occasione. Molto apprezzata e innovativa è anche la gamma Oroblù “Different”, che dedica una particolare attenzione alla comodità e al comfort, grazie ad un alto e morbido cinturino e a sottilissime e invisibili cuciture sulle punte, che possono essere portate anche con calzature open-toe.

Un’ultima informazione, utile per i lettori: dove si possono trovare le vostre calze?  In Italia, oltre che nelle Boutiques Oroblù presso Orio Center (Bergamo) e Ceresara (Mantova), nei grandi magazzini tessili (La Rinascente e Coin) e in moltissime boutiques specializzate in intimo e calzetteria, i prodotti Oroblù si possono acquistare on line dal sito www.myboutique.it, senza spese di spedizione e con consegna in 2 giorni lavorativi.

Grazie alla Oroblù…a presto, Madame G.

Tornano le calze traforate

Avete dato un’occhiata alle vetrine dei negozi di calze? Avete sfogliato i cataloghi di Goldenpoint, di Pierre Mantoux, Levante, Oroblu o Calzedonia? Vi cito solo i brand più famosi, ma la lista potrebbe continuare, per farvi notare uno dei trend della stagione primaverile…il ritorno delle calze traforate.

Sapete già che sono un’amante delle calze a rete, belle secondo me in tutte le stagioni, da quelle più spesse per l’inverno a quelle classiche per il periodo estivo e le calze traforate in fantasie e colori di diverso tipo per la primavera.

I colori di questa primavera 2014 sono i colori naturali e pastello, le nuance delicate come il giallino, il rosa tenue, il celeste e il verde acqua. Al posto del rosso fuoco resiste ancora il corallo e troviamo sempre le tinte naturali dell’avorio e dell’ecrù..

Un ritorno importante che viene dettato dalle passerelle dei grandi stilisti, che osano coni colori e le fantasie… Floreali o geometriche potete scegliere quelle che più vi piacciono, avere così la possibilità di inodssare un collant o un’autoreggente più leggera, adatta alla stagione che vi toglie dall’imbarazzo di quale tipo di calza indossare quando le temperature aumentano. Ritornano i motivi crochet, tipo uncinetto per capirci, come propongono Sisi o Calzedonia, e quelle che ricordano i calzettoni di quando eravamo bambine..

Belle anche nella versione parigina e autoreggente, adatte per i vestiti leggeri ed estivi, quei vestiti morbidi e colorati che ci apice tanto portare durante la bella stagione e sotto cui spesso non sappiamo cosa indossare, se vogliamo evitare la classica calza color carne.

Da non escludere, ma da tenere molto in considerazione per la stagione, sono i leggings a maglia traforate che propone la Levante. Adatti anche per le fresche serate estive e che sono una piacevole alternativa al classico leggings di cotone

A quella che chiamiamo calza traforata si affianca la classica calza a rete, adatta alle meno audaci, adatte alle signore bon ton che amano le versioni storiche e forse più sexy, rispetto alle calze traforate che regalano un aspetto più gioioso e fanciullesco. Una calza impegnativa nella trama, ma non nella sua immagine..sempre fresca e mai volgare, l’importante è saperla abbinare.

Fare attenzione a quelle nere, sempre da abbinare con scarpe in tinta, mentre quelle chiare e colorate si adattano anche alla versione scarpa aperta, sandalo e scarpa colorata. Altrimenti per andare sul sicuro puntate su bikers, stivaletti e stivali estivi, nei colori naturali ed estivi.

parigine rosa  (2)

parigine traforate

Nero e avorio…opposti indivisibili

Dopo le parigine, questa volta Luna gioca con le sue autoreggenti…

“Lo guardava andarsene dalla finestra con passo freddo mentre lei si metteva addosso un kimono sulla schiena nuda per tenere ancora il caldo dell’amplesso ed il profumo di lui che la faceva sentire così donna.  Le parigine scomposte sussurravano che era già finito; anche questo fuoco aveva bruciato il suo piacere.. e senza un sorriso, restava cenere di desiderio. Luca la intrigava, le ispirava pensieri e fantasie dalle prime volte che lo aveva incontrato, sentiva qualcosa di affine; lui era già quello che in lei stava nascendo: un’onda di voglie e di passione. Era vivace lei ma c’era qualcosa che la bloccava, qualcosa di lui che congelava la sua eccitazione in una insolita timidezza, verbale e nei gesti. Luna era onesta, sincera, non usava strategie, non nella vita, non giocava con i sentimenti.. ..ma non resisti’ all’impulso di giocare con il corpo ed i dettagli. Era una donna sensuale ed osò.

Un altro giorno.

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Luca suona il campanello; Luna apre. Si guardano per un attimo.

Lei si gira dopo aver chiuso la porta, lui la sta guardando, dalla testa alle caviglie.

Un vestito stretto, il collo all’americana lascia scoperte le spalle, come un tanga, il tessuto cade sui fianchi stretti fasciandole il culo dove gli occhi di Luca si sono fermati, accesi.

Calze nere spuntano
 dall’orlo dell’abito, fino alle scarpe di vernice col cipria.

Luca le infila la lingua in bocca, e lei, muta, gli sbottona la camicia; lui le apre la zip del vestito e lo fa scivolare sul pavimento carezzandole i fianchi con le mani, stringendo la carne delle cosce  in una morsa che la fa gemere.

Fa un passo indietro, la guarda, si accorge di lei, della sua mossa sulla scacchiera per farlo restare senza fiato in un cortocircuito di desiderio prepotente.

Un corpetto di tulle nero con un nastro di raso color avorio sul bordo del seno; le cuciture chiare come il nastro, gli slip piccolissimi e deliziosi le stanno sui fianchi come mani e sulle gambe autoreggenti di tulle,  con il nastro malizioso in contrasto segnano la strada per l’acqua che spenga l’onda di quel desiderio. La prende con forza, la solleva e la spinge contro il muro. E’ forte Luca.

Con le mani le tiene le natiche, le palpa, mentre Luna avvolge le gambe intorno alla sua vita, è persa ad occhi chiusi e con le unghie lascia il suo segno sulla schiena muscolosa di lui, che sembra un animale.

Nero ed avorio, la strega e la sposa. Tutto ciò che vuoi.

Guardami, desiderami toccami, prendimi, saziati, stancati, gioca, divertiti, usami.. questo può dire una donna ad un uomo, anche senza parlare.

Avorio e nero, come i tasti di un pianoforte. Musica”.

Deborah R.

L’eros delle calze di Leone Frollo

Chiacchierando con il presidente del Salotto Erotico Italiano, che segue il blog, scopro opere e disegni di un grande fumettista erotico: Leone Frollo. Un nome non sconosciuto, ma che per me è stata una scoperta di stile, colore, eleganza della linea ed eros… le sue donne sono autentiche, rotonde, provocanti e con le calze… Un accessorio a cui il disegnatore Frollo non rinuncia, ma che valorizza con i colori. Non semplici calze nere, ma rosse, rosa, blu, a matita, ad acquerello, autoreggenti e da reggicalze.

Una visone completa e mai volgare di una donna che sa essere amante, provocatrice, seduttrice e altamente erotica. Allora dopo aver selezionato una serie di immagini, le condivido con voi . Buona visione

Madame G.

Con i calzini? Mi sento un po’ Lolita…

Calzini e gambaletti si o no?? Ecco cosa ci dice Deborah… mi piace riportarvi l’intera risposta nel post del giorno… sia per dare valore ai miei amici lettori che partecipano,chiedono, danno opinioni, sia perché testimonianze da uomini e donne sul mondo calze, ci aiutano per comprendere meglio come giocare in questo universo moda, pieno di colore, di tessuti, di voglia di mostrarsi e di mostrare… J

calzino deboraTorniamo a Deborah e alla sua filosofia sul calzino a vista: “Si! Va da sé la regola di abolire qualsiasi calzino o gambaletto di “filanca”, di quel tessuto vecchio e dozzinale che ormai fa tanto “zia trascurata”. Detto questo, io trovo i calzini ed i calzini corti che appena escono dalle decolletè, un amore di calze! Il collant è donna, è classe, le autoreggenti e le parigine sono maliziose, sensuali, i calzini fanno un pò lolita.. Lolita però era una ragazzina, senza tacchi e con l’aria innocente (e stuzzicante per l’occhio dell’uomo attento ai dettagli!). Bene, se gli uomini sono attenti ai dettagli noteranno l’aria diversa di chi indossa calzini e calzette.. Mi fanno sentire frizzante e briosa, giocosa e ammiccante. Posso usare i tacchi perché sono adulta e con il giusto outfit non sono mai volgare ma… donna. Questo possiamo fare usando gli accessori, le calze in ogni loro forma, tessuto, fantasia. Gli uomini attenti saranno attratti da note diverse, dettagli appena mostrati, come per una buona musica, o un buon vino. Potranno scorgere la nostra poliedricità, le nostre sfaccettature tutte possibili, probabili.. Una donna e ogni sua forma d’espressione.. in fondo un fiocchetto, un nastrino, uno squarcio di raso, non sono come cose sussurrate all’orecchio?”

Che ne pensate vi piace il Deborah pensiero? Dite anche voi la vostra se vi va….a presto!

Madame G.

CALZINI A VISTA SI O NO? I LETTORI HANNO DECISO COSI’…

Eccomi qua con i risultati del mio sondaggio sui calzini.

Lo scorso mese vi avevo chiesto se vi piacciono i calzini a vista (https://calzediseta.wordpress.com/2014/03/26/tempo-di-sondaggi-gonna-e-gambaletti-si-o-no/) e finalmente ho un bel po’ di risposte per potervi dire cosa pensano i lettori, e soprattutto gli uomini di Madame G.

calzini-medium slyweb (4)Con la bella stagione, il sole e l’aria tiepida c’è voglia di scoprirsi, inutile negarlo. I calzini ci danno l’opportunità di giocare con il nostro look, di abbinare colori, tessuti e accessori.. divertendoci e cercando di essere sexy o sbarazzine.

A me i calzini a vista piacciono molto,li ho scoperti da qualche anno.. incuriosita molto dai cataloghi di calze che proponevano modelli con gambaletti a vista, che per strada non avresti mai visto così esposti. Ho cominciato a portarli con short e stivali o con minidress, minigonna e tacchi per serate particolari…dando un po’ nell’occhio e allo stesso tempo ricevendo un sacco di complimenti per l’abbinamento creato… Da questo inverno calzini e calzettoni hanno avuto insieme ai leggings un ruolo prepotente nelle collezioni di calze e allora mi è venuto naturale chiedervi cosa ne pensate e se vi piacciono.

Parto prima dai tradizionalisti, in particolare gli uomini che non vedono nel calzino a vista nulla di sexy, nulla di femminile, ma solo un tentativo di “eterna fanciullezza”, forse poco riuscito ..visto il loro “no” deciso e perentorio.

Poi ci sono le donne, alcune già amanti di questo tipo di accessorio, interpretato come un misto di brio e sensualità, senza mai scadere nel volgare. Come conferma la nostra fedelissima lettrice e opinionista Deborah: “Mi fanno sentire frizzante e briosa, giocosa e ammiccante. Posso usare i tacchi perché sono adulta e con il giusto outfit non sono mai volgare ma… donna”.

Oltre a Deborah ci sono poi ragazze che vorrebbero osare il calzino, affascinate da un look diverso, ma che ancora non ci sono riuscite. Forse per mancanza di sicurezza o di giusto outfit. A voi tutte, amiche, consiglio di provare e di vedere l’effetto che fa (come cantava Jannacci…).

Corti o lunghi al ginocchio, traforati o a fantasia, in pizzo o cotone, con fiocchi o altre piccole applicazioni i calzini sono adorabili da vedere sbucare da un paio di jeans,abbinati a un bel paio di decoltè o di Marie Jane, ma anche con dei bikers in versione più rock.

calzini (1)E ora veniamo agli uomini favorevoli al calzino a vista.. inizio subito riportandovi alcune testimonianze. Dice Alessandro: “Devo ammettere che i gambaletti in quanto tali non mi hanno mai entusiasmato molto (…anzi!!!), a dirla tutta li ho sempre definiti (se mi passi il termine) anti sesso per eccellenza! Vedendo il tuo modo di proporli mi sono ricreduto molto sull’effetto del calzino abbinato alla gonna che è quasi paragonabile ad un bel paio di calze. Come per le Parigine sono convinto che questo tipo di accessorio indossato con una gonna non siano proprio accessibili da ogni tipologia di gamba. Quindi, tornando al tuo sondaggio la mia risposta è: “Gonna e gambaletti … si ma con riserva!”
Altra risposta è quella di Matteo: “Assolutamente si! Oui! Yes! Il gambaletto, quello fico, sotto la gonna è super sexy…se vedo una ragazza in giro con quell’outfit non posso non essere catturato nello sguardo da lei!!!”

Da queste risposte si capisce come la fantasia nel nostro abbigliamento, se ben misurata e combinata alla nostra personalità riesce a dare sempre spunti positivi, che piacciono alle donne e agli uomini. Un calzino non è, dunque, sportivo o sciatto.. ma anche sensuale e di gusto, un modo per variare il look, per proporsi in modo nuovo, ma anche la soluzione ideale per chi usa poco collant e altri tipi di calze.

Madame G.

 

LA CALZA È DONNA

Oggi vi posto l’articolo che ho scritto per  Salotto Erotico Italiano qualche tempo fa…. una dichiarazione d’amore per le calze e l’affermazione forte della loro espressione di femminilità….

sei_logo_testataLe calze sono il simbolo massimo della femminilità, un accessorio sintesi di stile, ricerca e sensualità. Se  dovessi dire cos’è la calza per Madame G. le definizioni sarebbero diverse e a mio avviso tutte esatte:  femminilità, eros, moda, sensualità, un tocco di classe, un modo per farsi notare, gusto ed eleganza, trasgressione, originalità, un pizzico di egocentrismo, uno strumento di conquista. Un’appendice della lingerie, ma non secondaria a nulla. Avere la calza giusta è indice di gusto, personalità e sicurezza.

Esistono innumerevoli modelli, brand e generi di calze. Calze per ogni tipo di carattere e di donna (anche di uomo, se consideriamo i calzini). Niente va lasciato al caso: un colore, un tessuto, un design eccentrico, un tocco di glamour: tutto trova il suo essere e la sua dimensione in base all’occasione, alla stagione, alla scarpa, al vestito. Ogni vestito ha le sue calze, quell’indumento di morbida lycra, di seta o di lana che dà valore alle gambe, le veste, le trasforma. Una donna che sa giocare con il proprio look e con l’accessorio calza, trovando quella adatta per ogni occasione, dall’ufficio al tempo libero, dallo sport alla spesa, fino alla serata romantica, con gli amici o più piccante, è una donna che sa trasformarsi e proporsi agli altri, consapevole di sé e del suo potere di conquista.

C’è chi punta su borse e scarpe, su bijoux e make-up, e c’è chi, invece, punta sulle calze. La calza è un dettaglio che deve essere sempre ben studiato, come tutti i particolari nel proprio look: è l’ingrediente speciale nella nostra ricetta. Inutile negarlo, la calza è un accessorio inventato per dare risalto e un tocco di classe alle gambe e, di conseguenza, per farci osservare.

Eh sì! Perché bisogna avere sempre presente che le calze le indossano le donne, ma piacciono molto agli uomini. Consapevole di ciò ogni donna deve essere in grado di saper giocare e osare con il proprio look e dare la massima espressione di sé, attraverso la scelta dell’accessorio giusto. Autoreggenti, reggicalze, collant, parigine, calzini, le opzioni sono tante e ogni modello regala una forma e incarna una personalità diversa. Guidata sempre dal buon gusto ogni donna potrà essere un po’ lolita se sceglie calzini e parigine, abbinate magari a minidress e tacchi alti, o dare in questa versione un po’ di “pepe” e di “malizia” a un look apparentemente sportivo. Oppure potrà puntare sulla massima sensualità con una calza a rete o con la riga; o ancora scegliere tra una calza autoreggente o un reggicalze, quest’ultimo tornato da pochi anni in auge e grande emblema di femminilità.

 

Le prime calze, infatti, erano tutte da reggicalze, sarà poi con la nascita della minigonna prima e del collant poi che la comodità nell’abbigliamento vincerà sulla sfera della femminilità. Le calze autoreggenti arriveranno negli anni ’80 regalandoci di nuovo qualcosa di bello, ma anche pratico da indossare. Come donna mi piacciono entrambe: le prime le trovo sicuramente pratiche, comode e molto femminili, si adattano a qualsiasi situazione; le seconde le trovo “adorabilmente erotiche”, in versione semplice o guêpière con calza velata o coprente è il massimo se vogliamo osare, stupire e, perché no, giocare.

Autoreggenti e reggicalze, fanno impazzire gli uomini, inutile negarlo: sono per loro un mix di seduzione ed eleganza.
Nel corso un sondaggio fatto sul mio blog, tempo fa, molti mi hanno confessato di essere attratti dal pizzo della balza, da quel gioco di velature e pelle scoperta; gli uomini davanti a una calza autoreggente cedono visibilmente. Il solo accenno alla balza, decorata o liscia, suscita pensieri, fantasie e ispira la più fervida immaginazione. Un piacere che nasce dall’istinto. Mentre la visione del reggicalze è più “intelligente”, va oltre al concetto solito di seduzione, ma si arricchisce di un potere maggiore, che è quello della raffinatezza, della ricercatezza, del gioco e della complicità tra uomo e donna. Il reggicalze viene maggiormente apprezzato da chi cerca nella donna l’autentica femminilità: una donna che sappia sedurre e infondere erotismo. Come fa notare Chantal Thomas, stilista di intimo “Il reggicalze si mostra ad una persona sola. Rispetto al reggiseno che spesso si lascia intravedere sotto la camicia o un top velato, il reggicalze non si esibisce: quando lo si indossa lo si fa per scelta, con uno scopo preciso. Anche se oggi ha perso la sua connotazione di accessorio da prostituta, il porta giarrettiera ha mantenuto tutto l’immaginario erotico del gioco sessuale”.

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Purtroppo mi capita spesso di conoscere donne che non si sentono a loro agio con questi accessori, non abituate a riflettere la loro immagine come quella di una donna “potenzialmente sexy”, ma legate a un’immagine più ingenua o casta, che vede nell’accessorio proposto qualcosa che le rende volgari o simili ad una prostituta. Immagine che non viene accettata, ma con cui alle volte è utile confrontarsi e saper giocare. Al contrario gli uomini che hanno forti retaggi ancestrali nel loro immaginario subiscono la seduzione di questi elementi proprio per il binomio estremizzato che si viene a creare tra reggicalze/autoreggente e prostituta. Binomio che del resto non è fantastico, ma vero e storico, visto che erano indossate ed anche a vista dalle prostitute e dalle attrici dei film porno. Facendo leva su questi immagini e rivestendole con una maggiore eleganza, rendendole erotiche e non volgari possiamo affermare che la calza è donna, dove donna è un termine ricco di tutti i suoi valori di bellezza.

 

 

Madame G. 

Luna…

Oggi un post tutto speciale. Un post che parla di calze, che racconta di una donna..che ci fa sognare e sospirare. Sono i racconti del blog scritti da Deborah Riccio, anche lei amante delle calze, della penna e della sensualità.. ha mescolato questi tre ingredienti e ne è nata Luna, la nostra protagonista. Subito amata da Madame G. che vede in lei una sua proiezione letteraria… leggiamo di Luna e impariamo a conoscerla e a considerarla nostra amica. A presto! Madame G.

 

parigina ricamata

parigina ricamata

“Luna è una donna particolare, dalla bellezza costellata di dettagli come diamanti.

Ha occhi scuri e pelle ambrata, intelligenza e sensualità.

Entra in un negozio per comprare un paio di calze nuove. Le vuole particolari, proprio come l’uomo che da un po’ di tempo le occupa i pensieri e le voglie.

Vuole qualcosa che regali un brivido e che sia solo la scintilla di ogni altra, seguente azione.

Niente di volgare, qualcosa che al solo sguardo faccia sospirare.

Scelte. Parigine.

Nere. Morbide, impreziosite dalla trama traforata, dal bordo che dolcemente sfiora la pelle come promessa di una carezza fatta da mano calda, rese vezzo da un fiocco delicato.

A casa, dopo aver lisciato la pelle con olio profumato, indossa un completo nero che sembra dipinto addosso e le sue parigine che si slanciano dalle deliziose scarpe verso il ginocchio, lo coprono per poco e si fermano sul punto che dovrà essere accarezzato..

Lui arriva; la vede; il suo sguardo scivola dai capelli lunghi e lisci ai suoi occhi arrendevoli, dalla camicia stretta di tulle, alla longuette con lo spacco che svela le cosce nude, fino alle parigine che coprono ed invogliano, lasciando scoperti puntini di pelle come stelle; tace; le prende il viso e la bacia; le sue mani scivolano sulla schiena, sul sedere, fino al ginocchio. Le sue dita si infilano sotto il bordo delle calze, sfiorando il retro del ginocchio. La sente sospirare; la bacia ancora e slaccia il fiocchetto malizioso.

Ed ora, possiamo solo guardare dal buco della serratura”.

Deborah R.