Scatti rubati..Life!!

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A fine luglio sono andata a visitare la mostra dei fotografi di LIFE, che si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica a Roma. Più di 100 scatti dedicati ai fotografi e agli scatti più famosi della celebre rivista americana, che ha saputo raccontare attraverso le immagini un popolo, una nazione, le sue mode, la politica […]

Gambe & Calze nel manuale di seduzione di Debora Ferretti.

Lei si chiama Debora Ferretti, scrittrice e volto de La Maleducaxxxion, salotto al femminile disinibito, in onda su La7d. Ci siamo conosciute in occasione dell’uscita di un suo libro MGM “Manuale delle Giovani Mignotte”, a cui è seguito un MGM2 (AlibertiCastelvecchi). Due maliziosi e “utili” manuali in cui si racconta di una donna, che sa usare il proprio fascino e la propria bellezza per i propri obiettivi. Due libri che vi consiglio da portare sotto l’ombrellone e magari applicare già durante le vostre vacanze.

deboraSenza falsi moralismi e senza mai istigare a un “do ut des” sessuale, Debora Ferretti è un’esaltatrice della seduzione e del suo immenso potere che porta ogni donna a conquistare il mondo. Nei suoi libri parla anche di look, moda e di come una donna che vuole conquistare e saper apparire deve vestire. Dai capelli alle scarpe, ovviamente passando per le calze. E allora eccovi la nostra chiacchierata sul tema calze.

Inizio col chiederti come interpreti la calza nel look di una donna. E’ secondo te elemento importante e quanto? Le gambe femminili mi piacciono nude. Non c’è calza che tenga al confronto della pelle. Quindi gambe come mamma le ha fatte ogni volta che temperatura, depilazione e colorito lo consentono. E comunque sempre di sera, al chiuso, a prescindere dalla stagione. Diktat a parte la calza è decisiva nel look di una donna. Non la considero un accessorio ma un capo di abbigliamento vero e proprio, determinante per lo stile.

Nel tuo libro, uno smaliziato manuale di seduzione, dai una tua personale e originale definizione di “mignotta”. Ce la spieghi?Chiunque usa con consapevolezza e convinzione le proprie facoltà seduttive è una mignotta. Quando ci esponiamo, quando ci mettiamo in mostra è sempre per un rientro. Che il rientro sia semplicemente il gusto di affermarci o piacere – a un maschio ics come a una nuova collega – o che invece riguardi qualcosa di concreto – regalini, denaro, lavoro – il discorso è lo stesso: ci diamo per avere. È un atteggiamento sia maschile che femminile (in rapporto 1 a 1000 però!) che nelle donne è diventato bandiera grazie al successo riscosso fin dalla prima volta: Eva seduce Adamo per un peccatuccio di gola e lui si lascia abbindolare senza riflettere che quel morso di mela gli vale l’inferno.

mgm2Una vera seduttrice usa tutto il suo corpo, dai capelli ai piedi passando per sguardo e tette. E le gambe? Come le usa e come le deve vestire? Sono una fautrice degli occhi e della voce. Ma una donna è tutto il suo corpo e tutti i suoi attributi, e le gambe sono di certo un’arma di convincimento di massa. Per avere un’idea di quanto tengo in considerazione le gambe, basta prendere in mano MGM2. Escort sarà lei! In copertina compaiono due spavalde gambette in calze a rete nera e nella quarta di copertina c’è scritto: ‘L’emozione maschile davanti a un paio di gambe è la migliore risposta alla domanda: “Come abbiamo fatto a diventare sei miliardi e mezzo?” Perciò gambe in bella vista a più non posso, gonne e vestiti sempre da preferire ai calzoni, calze di ogni ordine e tipo ma MAI e ribadisco MAI le velate color carne per far finta di essere a gamba scoperta. Le velate effetto naturale sono il corrispettivo del calzino bianco maschile: imbarazzanti. Sono orrende indosso e sono raggelanti quando vengono tolte e diventano rotoli color arto artificiale. Niente deroga nemmeno per la calza velata con la riga (nera, colorata, di strass che sia): meglio farsela disegnare direttamente sulla pelle o dirottare su altro.

Per ogni tipo di donna esiste un look, ma vogliamo parlare di calze? Mi abbineresti per ogni forma di seduttrice un tipo di calza adatta?Le tipologie di mignotta finora conosciute sono parecchie e in costante aumento. Va da sé che non si possono vestire ad hoc le gambe di tutte… Il look calzifero deve sempre tenere in considerazione l’ambiente e l’occasione in cui lo si sfoggia perché una seduttrice modello non è mai inopportuna. Anche quando esagera lo fa con cognizione di causa e anche quando è apparentemente sotto tono si tratta di strategia. Occhio all’età e alle caratteristiche fisiche: no alle parigine in menopausa, no a rombi, righe e losanghe sui cosciotti torniti, no al bordo dell’autoreggente a vista (è alla stregua del perizoma che esce dai pantaloni). Sì al pizzo e alle geometrie quando abito o gonna sono essenziali. Bando ai rammendi e alle smagliature fermate con lo smalto. Attenzione al look domestico: molto sexy il calzettone con la sottoveste, gli orecchini di perle e lo sguardo da gatta di casa.

mgmQualche consiglio per le nostre lettrici da una “donna da manuale”. Reggicalze. Le autoreggenti sono sempre sulla cresta dell’onda, certo: dai tempi della mondina Mangano quella pelle scoperta tra il bordo della calza e l’inguine dà alla testa, ma vuoi mettere il reggicalze!

E infine parliamo di te: quali calze indossi? Quali non indosseresti mai? Senza calze il più possibile. Poi collant di ogni ordine e tipo, senza esagerare con le fantasie. Non vado pazza per le autoreggenti, le trovo scomode. Anche se eccezionalmente ammiccanti…

Grazie a Debora Ferretti e se volete sapere qualcosa di più sui libri di Debora Ferretti ecco la recensione scritta per il portale Arterotica. Buona lettura!!

Riga posteriore, il sentiero dell’eros…

stockingcodeIn origine la calza con la riga era la “calza” per antonomasia. In seta e con riga posteriore le calze si presentavano così e la riga non era altro la cucitura dei due lembi del tessuto della calza. Sarà in seguito con nuovi tipi di macchine e con l’avvento del nylon che verrà prodotta una calza in un unico blocco senza cucitura alcuna.

Quella riga era un simbolo. Segno di femminilità, segno di una donna di classe ed elegante, una donna inizialmente, che poteva permettersi quell’accessorio affascinante di nome calza, poi col tempo divenuto segno di una donna vezzosa che indossava le calze per esprimere la sua vanità.

Al punto che nei decenni della seconda guerra mondiale a causa del blocco della produzione e della mancanza di risorse, le donne si disegnavano la riga direttamente sulle gambe per dare l’illusione di avere le calze.

La calza con la riga non perde questi attributi nel tempo. Messa da parte con l’avvento del collant, si ripresenta con imponenza in diverse versioni da qualche anno a questa parte. Collant con riga posteriore, velati e colorati, autoreggenti, in rete e calze da reggicalze. Mille modelli per mille gusti.RIGA  (2)

La riga affonda radici di sensualità ed erotismo profonde. Provoca desiderio, affascina e attira lo sguardo. Anzi lo calamita e lo porta inevitabilmente a seguirne il suo sviluppo, il movimento, la sua sinuosità che si sviluppa dalla caviglia alla coscia.

Una semplicissima linea che segue dolcemente la gamba, sale verso l’alto e fa salire il desiderio e l’immaginazione. E’ una linea che ti indica la strada, che ti porta nelle parti “intime, segrete e inaccessibili”.

Questo concetto della riga rivive oggi a pieno nella moda calze. Il trionfo del vintage ha riportato la calza con la riga posteriore, parallelamente alla calza da reggicalze, di nuovo in auge. Accessorio, direi, indispensabile nel nostro armadio.

A mio avviso la calza con la riga è calza da reggicalze e autoreggente, dove il disegno, il minimalismo del tratto si sommano alle balze o al reggicalze, quasi da considerare come una personale decorazione, essenziale con il suo potere altamente erotico. Ecco perchè è la calza regina del burlesque, della donna che incarna il mito dell’eros dei primi decenni del ‘900.

calza-con-cucitura-tentation

Un esempio di questo tipo di calza e dell’immaginario che essa trasmette, sono i modelli della Cervin, casa francese, che ripropone calze e reggicalze dal sapore retrò dal fascino ineguagliabile.

DECO1Come accennavo prima la calza con la riga la si trova anche nella versione collant (le abbiamo viste nella collezione primaverile della Ori, in bianco o colori pastello), in versione tattoo, con motivi verticali e floreali che vanno ad arricchire la semplice riga (come alcuni modelli che ho della Philippe Matignon o della Sisi).

La curiosità e la duttilità della calza con riga posteriore è il suo disegno rigido e obbligato, ma che può arricchirsi con colori e grandezze. Dalla linea sottile a una linea più spessa, dalla linea nera a linee colorate, dal rosso al blu come nelle calze di Jonhatan Anston o nei colori vivaci, come il rosa, il giallo, il viola anche nelle versione fluo e abbinate al makeup come per la Stockingscode (www.stockingscode.com). Un progetto giovane e originale che vede calze e smalto per unghie in sintonia cromica, che andremo a presentare nei prossimi post.

anston

calza con riga rossa jonhatan anston

stockingscode2

calza stockingscode

Difficoltà di questa calza è indossarla in modo corretto con la riga dietro e dritta senza farla spostare con i movimenti del corpo. Anche per questo ci sono consigli e dritti, che vi darò prossimamente..

Madame G.

Leggins..si, no..forse!! – Qualche regola per chi vuole indossarli.

All’inizio del mese abbiamo parlato molto di leggins. Dopo avervi raccontato i miei gusti, i modelli che popolano il mio guardaroba e dopo aver letto anche i vostri commenti in merito, vi propongo dei consigli – e anche qualche buona regola – per non incorrere in errori di stile.

Da quanto vedo in giro il leggins, soprattutto d’inverno, è caldo e comodo ecco perché tende a sostituire collant, calze e pantaloni. Ha il vantaggio di far sentire fasciate e protette nelle proprie forme, seppur abbondanti. Calzano meglio e con più facilità di un jeans, in particolare per chi ha qualche chilo di troppo. Riconosco che tutto questo è vero, ma è anche vero che il capo “leggins” non sta bene a tutte, ecco perché bisogna fare attenzione a chi lo indossa e a come si indossa.

 esempi outfit leggins

Ricordatevi innanzitutto che i leggins non sono dei pantaloni, per cui non pensate di poter sostituire un jeans con questo tipo di capo. 

Indossare un leggins non significa avere licenza di scoprirsi eccessivamente. Fare attenzione all’elemento lunghezza, se i vostri vestiti sono molto corti ok al leggins, altrimenti indossate una calza, è sempre meglio.

leggins pelleE’ preferibile coprire il fondo schiena, lasciare a vista solo in caso di forme sode e tessuti più spessi e coprenti come nel caso dei jeggings (i leggins tessuto jeans) e i leggins di pelle.

Il leggins è stretch e fasciante per cui ricordatevi che metterà in evidenza ogni pregio e soprattutto ogni difetto, cellulite e rotolini compresi.

rotoliniEvitare di indossare il leggins se siete troppo abbondanti o troppo magre. In questo modo sfuggiamo l’effetto “cotechino” o “stecchino”, entrambi esteticamente poco piacevoli.

Per il leggins il fisico ideale dovrebbe essere: snello, con gamba longilinea, caviglia sottile e cosce e glutei sodi. Per la versione estiva è necessario un polpaccio fine.

Essendo tagliato alla caviglia, e nel caso della versione estiva al polpaccio, il leggins tende ad accorciare la figura piuttosto che a slanciarla. Attenzione, dunque, alla vostra altezza.

Indossate i leggins con degli stivali per evitare problemi di caviglie o polpaccio grossi, soprattutto d’inverno. Ogni “difetto” viene facilmente mascherato. (A mio avviso, in questa situazione meglio usare un bel collant di microfibra).

contacchiI leggins – a meno che non siate alte più di 1,75 m – vanno indossati rigorosamente con i tacchi. Aiuteremo gamba e coscia a sembrare più slanciate e anche snelle.

 E’ un capo versatile per gli abbinamenti: minidress, maxi maglie, shorts, minigonne il leggins si presta a queste e più situazioni. Maxi pull o abiti stile impero per un look quotidiano, oppure abbinati a miniabiti sfavillanti e tacchi altissimi per le serate più chic.

Seppure sia un must della moda contemporanea, non per forza dobbiamo ricalcare le passerelle e indossare ciò che i servizi di moda ci consigliano..specialmente se il nostro fisico ha caratteristiche ben diverse.

Ricordatevi sempre che ogni fisico ha il suos tile, basta saper leggere le proprie forme e cercare il modo più adatto per valorizzarle, lontano dai luoghi comuni o dal dictat del mercato. 

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Infine altra cosa da non dimenticare mai, i maschietti non sempre lo apprezzano…(appena avrò le risposte del mio sondaggio vi dirò anche perché). Quindi in caso di un appuntamento galante evitiamo il leggins e puntiamo su altro. 

Madame G.

Quelle parigine dal sapore retrò

parigina vintage

parigina vintage

Dietro a questa foto c’è un racconto molto intimo…. Un ginocchio, un fiocco di corda che stringe una gamba, una parigina dal color naturale, che ha il sapore retrò delle calze di un tempo. Senza elastico, tenute su da nastri e fiocchi. Calze solitamente bianche indossate sotto ampie gonne e sottogonne da dame e cortigiane.

All’epoca una foto di queste avrebbe destato scandalo. Vedere quel pezzo di pelle così esposto avrebbe fatto nascere desideri profondi. Ecco questa parigina per me conserva questo sapore retrò, di cui si contamina l’intero look e la stessa persona che lo indossa, e porta con sé fantasie e desideri.

Quando le comprai sapevo che avrebbe avuto successo, sapevo che il mio lui avrebbe visto in quel paio di calze quello che vedevo io: quella dolce tentazione…

Le ha accarezzate con gli occhi prima, con le dita poi, inseguite nei loro movimenti con lo sguardo e con le mani, per poi contemplarle indossate senza altri orpelli a confondere la scena. I suoi occhi e le sue carezze erano più loquaci delle sue parole. Tra le frasi sussurrate quella sera una mi è rimasta impressa: “hai un fascino diverso, sembri una “donna”  di altri tempi”… e mi immaginai subito come sua cortigiana.  Inutile dirvi che adoro questo paio di parigine.

E voi avete un racconto intimo legato a un paio di calze?

Madame G.